Equipollenza diplomi professionali e tecnici
Equipollenza diplomi professionali e tecnici
Grazie all’art. 3 L. 27 ottobre 1969, n. 754 è stata dichiarata l'equipollenza diplomi professionali e tecnici, ottenuti in un analogo indirizzo e validi legalmente per l'ammissione a pubblici concorsi e spendibili in egual misura nel mondo del lavoro.
L'equipollenza diplomi professionali e tecnici è indispensabile soprattutto nel caso di ammissione alle carriere di concetto nelle pubbliche amministrazioni così come per l'iscrizione a corsi di laurea universitari.
Considerando il percorso di studi affrontato dai due differenti cicli ed essendo molti degli indirizzi nel medesimo ambito di professione, è stata dichiarata l'equipollenza diplomi professionali e tecnici per i due cicli di studi a durata quinquennale. Con l'equipollente tecnico e professionale, gli studenti avranno pari opportunità in sede di concorsi pubblici, di accesso a ruoli lavorativi nel proprio campo di interesse e uguali possibilità di accedere ai cicli di formazione superiore (università).
Sia gli istituti tecnici che gli istituti professionali infatti, prevedono un ciclo di studi quinquennale così suddiviso: un primo biennio, un successivo altro biennio e il quinto anno, ma in genere il secondo biennio e il quinto anno vengono accorpati in un unico triennio formativo, specifico per la formazione nel campo di indirizzo. Al termine del quinto anno, gli studenti sosterranno l'esame di Stato previsto per legge e composto dalle tre prove scritte (un elaborato in lingua italiana, una prova sulla materia di indirizzo e una di cultura generale) e un colloquio orale con discussione della tesina interdisciplinare redatta dallo studente stesso.
Una volta conseguito il diploma di maturità lo studente potrà decidere se inserirsi direttamente nel mondo del lavoro oppure se proseguire gli studi accademici frequentando un'università e specializzandosi nel campo di studi già affrontato durante gli anni di scuola superiore.
Dunque a seconda degli indirizzi scelti, viene dichiarata l'equipollenza diplomi professionali e tecnici tra due diplomi appartenenti allo stesso campo. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le principali differente tra istituto tecnico e istituto professionale e quali diplomi possono essere dichiarati equipollenti.
L'equipollenza diplomi professionali e tecnici è indispensabile soprattutto nel caso di ammissione alle carriere di concetto nelle pubbliche amministrazioni così come per l'iscrizione a corsi di laurea universitari.
Considerando il percorso di studi affrontato dai due differenti cicli ed essendo molti degli indirizzi nel medesimo ambito di professione, è stata dichiarata l'equipollenza diplomi professionali e tecnici per i due cicli di studi a durata quinquennale. Con l'equipollente tecnico e professionale, gli studenti avranno pari opportunità in sede di concorsi pubblici, di accesso a ruoli lavorativi nel proprio campo di interesse e uguali possibilità di accedere ai cicli di formazione superiore (università).
Sia gli istituti tecnici che gli istituti professionali infatti, prevedono un ciclo di studi quinquennale così suddiviso: un primo biennio, un successivo altro biennio e il quinto anno, ma in genere il secondo biennio e il quinto anno vengono accorpati in un unico triennio formativo, specifico per la formazione nel campo di indirizzo. Al termine del quinto anno, gli studenti sosterranno l'esame di Stato previsto per legge e composto dalle tre prove scritte (un elaborato in lingua italiana, una prova sulla materia di indirizzo e una di cultura generale) e un colloquio orale con discussione della tesina interdisciplinare redatta dallo studente stesso.
Una volta conseguito il diploma di maturità lo studente potrà decidere se inserirsi direttamente nel mondo del lavoro oppure se proseguire gli studi accademici frequentando un'università e specializzandosi nel campo di studi già affrontato durante gli anni di scuola superiore.
Dunque a seconda degli indirizzi scelti, viene dichiarata l'equipollenza diplomi professionali e tecnici tra due diplomi appartenenti allo stesso campo. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le principali differente tra istituto tecnico e istituto professionale e quali diplomi possono essere dichiarati equipollenti.
Differenza tra diploma istituto tecnico e istituto professionale
Entrambi i corsi di studio prevedono una formazione che permetta agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro appena concluso il quinquennio di studi e aver conseguito il diploma di maturità. Nello specifico l'istituto tecnico prepara gli studenti a svolgere una serie di professioni appartenenti allo stesso ambito, mentre il diploma professionale forma i propri studenti allo svolgimento di una determinata professione. Entrambi i cicli di studio preparano in maniera completa gli studenti, permettendogli di proseguire gli studi universitari.
Gli istituti tecnici e professionali si distinguono principalmente per gli indirizzi di studio. Per quanto riguarda gli istituti tecnici troviamo i seguenti 11 indirizzi:
L'equipollenza diplomi professionali e tecnici ovviamente avviene per tutti quelli indirizzi di uguale ambito. Ad esempio il diploma tecnico di Agraria, Agroalimentare e Agroindustria viene ritenuto equipollente al diploma professionale di Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale.
Diversi sono invece i Centri di Formazione Professionale (CFP) che sono istituti di competenza regionale che prevedono una preparazione molto più pratica, con meno ore dedicate alla teoria, con lo scopo di inserire direttamente gli studenti nel mondo del lavoro. Il percorso dei CFP prevede un percorso triennale al termine del quale lo studente può ottenere una qualifica professionale, che gli permetterà di svolgere la professione per la quale si è preparato a scuola oppure decidere di proseguire con il quarto anno, ottenendo così un diploma tecnico, maggiormente qualificante. In alternativa lo studente può decidere di non frequentare il quarto anno e di passare ad un istituto tecnico oppure ad un istituto professionale. In questo caso però dovrà frequentare nuovamente il terzo anno di studi, diplomandosi poi al quinto anno con un anno di ritardo rispetto agli altri.
Nel caso in cui al termine del quarto anno di CFP, lo studente decida di frequentare l'università, dovrà invece frequentare un ulteriore anno integrativo, propedeutico alla preparazione dell'esame di Stato, per sostenere l'esame di maturità e conseguire così un diploma che completi il ciclo quinquennale previsto per le scuole medie superiori e necessario per accedere all'università.
Gli istituti tecnici e professionali si distinguono principalmente per gli indirizzi di studio. Per quanto riguarda gli istituti tecnici troviamo i seguenti 11 indirizzi:
- Amministrazione, Finanza e Marketing
- Turismo
- Meccanica, Meccatronica ed Energia
- Trasporti e Logistica
- Elettronica ed Elettrotecnica
- Informatica e Telecomunicazioni
- Grafica e Comunicazione
- Chimica, Materiali e Biotecnologie
- Sistema Moda
- Agraria, Agroalimentare e Agroindustria
- Costruzioni, Ambiente e Territorio
- Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale
- Servizi Socio-Sanitari
- Arti Ausiliarie delle professioni sanitarie, Ottico
- Arti Ausiliarie delle professioni sanitarie, Odontotecnico
- Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera
- Servizi Commerciali
- Produzioni Artigianali e Industriali
- Manutenzione e Assistenza Tecnica
L'equipollenza diplomi professionali e tecnici ovviamente avviene per tutti quelli indirizzi di uguale ambito. Ad esempio il diploma tecnico di Agraria, Agroalimentare e Agroindustria viene ritenuto equipollente al diploma professionale di Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale.
Diversi sono invece i Centri di Formazione Professionale (CFP) che sono istituti di competenza regionale che prevedono una preparazione molto più pratica, con meno ore dedicate alla teoria, con lo scopo di inserire direttamente gli studenti nel mondo del lavoro. Il percorso dei CFP prevede un percorso triennale al termine del quale lo studente può ottenere una qualifica professionale, che gli permetterà di svolgere la professione per la quale si è preparato a scuola oppure decidere di proseguire con il quarto anno, ottenendo così un diploma tecnico, maggiormente qualificante. In alternativa lo studente può decidere di non frequentare il quarto anno e di passare ad un istituto tecnico oppure ad un istituto professionale. In questo caso però dovrà frequentare nuovamente il terzo anno di studi, diplomandosi poi al quinto anno con un anno di ritardo rispetto agli altri.
Nel caso in cui al termine del quarto anno di CFP, lo studente decida di frequentare l'università, dovrà invece frequentare un ulteriore anno integrativo, propedeutico alla preparazione dell'esame di Stato, per sostenere l'esame di maturità e conseguire così un diploma che completi il ciclo quinquennale previsto per le scuole medie superiori e necessario per accedere all'università.